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Ultimo aggiornamento 13 Marzo 2012

Ho pianto stanotte.

L’ho fatto con gli occhi, ma soprattutto col cuore.
Ho ripensato a quel bocciolo bellissimo, piccolo e raro che sei tu, amore.
Ho considerato tutte le volte che non ti ho innaffiata,
tutte le altre in cui non ti ho curata come avresti meritato.

Il sole picchiava forte, ma ero troppo impegnato a planare nei miei azzurri spazi,
ad ali spiegate, per impiegare le stesse e metterti al riparo dalla calura.

Avrei potuto scaldarti, quando il buio della notte portava il prepotente gelo,
ma io troppo distratto e immerso nella culla dei miei sogni per ricordarmi di farlo.

Eppure a tua insaputa, ho anche vegliato su di te.
Adesso é freddo e buio intorno a quel che fu;
Ma tu rimani così bella, da brillare persino in assenza di luce.

Queste lacrime che scendono,
lavano i vetri del mio tremante cuore,
ed io rivedo ancora la tua gratificante figura.

I tuoi capelli, lucide foglie d’ebano.
I tuoi occhi, sfavillanti corolle di girasoli.
I tuoi sorrisi, bianchissimi petali di giglio.

Tra tutti, tu rimani il più bel fiore!

Troppo delicato per le mie mani, ti sciuperei. Conosco il mio tocco.
Troppo fragile per i miei abbracci, ti sciuperei. Conosco i miei modi.
Troppo lieve per i miei baci, ti sciuperei. Conosco i miei respiri.

Vorrei essere un abile giardiniere, il più bravo, il più sapiente,
per concederti le attenzioni e le cure che meriti e che non hai ancora ricevuto.

Ma accanto a te, amore mio, non rimango altro che un triste gigante di pietra,
con l’immenso desiderio di coglierti e con l’incommensurabile
consapevolezza di non poterlo fare.

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3 risposte a Il gigante di pietra

  • Sono venuta a rivedermi in questo specchio che hai creato per me, nel quale solo la mia figura può riflettersi.
     
    Sono venuta a respirare quel profumo conosciuto nelle notti estive, amato nei giorni invernali.
     
    Sono venuta a riflettere su di me. Sul mio modo pressante di chiederti attenzione mentre sei distratto da mille problemi.
     
    Sono venuta a riflettere su di te. Sul tuo modo di fare, sui tuoi silenzi.
     
    Sono venuta ad abbandonarmi al vento.
     
    Una volta mi hai detto "Le cose importanti le capisco solo quando sto da solo."
     
    Sono venuta a lasciarti il tempo, che tu tanti disprezzi..
     
    Sono venuta ad aspirare la fragranza dei tuoi ricordi.
     
    Sono venuta a quietare la mia gelosia.
     
    Non lo so se sia riuscita a fare ciò per cui sono venuta.
    Inspiro profondamente il profumo dei fiori di questo giardino dipinto, nel buio della notte.
    Lascio, ai piedi della tua quercia, una corona di non ti scordar di me e di belle di notte.
  • Cammina con me.
    Cammina con me in questa strada piena di pericoli ed irta di difficoltà.
    Cammina con me che so aspettarti.
    Guardami.
    Guardami, quando ti bacio a fior di labbra.
    Guardami, quando mi stringo a te.
    Sentimi.
    Sentimi, quando chiamo il tuo nome nelle mie notti insonni.
    Sentimi, quando il mio desiderio per te raggiunge le stelle.
    Parlami.
    Parlami, quando ti senti lontano.
    Parlami, quando non riesci più a ricordare il mio volto
    Pensami.
    Pensami, quando la notte lascia il posto al giorno, nel momento in cui i due opposti s’incontrano.
    Pensami, quando senti il rumore delle onde che s’infrangono sul mare.
    Non sono così delicata come credi.
    Non sono così fragile come credi.
    Non sono così lieve come credi.
    Senza le tue mani non saprei più accendermi.
    Senza i tuoi abbracci mi sentirei indifesa.
    Senza i tuoi baci non saprei più respirare.
    Vivi con me.
    Il tuo respiro nel mio.
    I tuoi occhi nei miei.
    Le nostre mani intrecciate.
    Lascia che i tuoi sentimenti filtrino fino al mio cuore.. i tuoi sussurri fino alle mie orecchie.. i tuoi respiri fino alle mie labbra.