occhi
Posso scrivere, posso illuminarmi ed avvincermi ancora.
Un’altra volta io.
Scrivilo, scrivilo, scrivilo!
Voglio scavare nel mio petto e squarciare il cuore.
Questi tasti pigiati scandiscono l’esistenza,
anzi, sembrano annullarla, arrestarla, assassinarla.
Da troppo li pigio con cortesia e controllo, ormai da tempo.
Ho voglia di far rumore, di svegliare l’amore che in me c’è.
Mi sembra di veder me stesso, a miglia di distanza;
Ma riesco a scorgermi, a vedere il mio sorriso, i miei occhi,
i miei silenzi. Continua a leggere
Oggi sono una lacrima.
Una di quelle zuccherose, incontaminate.
Come quando da piccolino
sul finire di un grande pianto
arrivavano i singhiozzi e scuotevano
quelle lacrime finali, che vibrando,
percorrevano scivoli fatti di gote lisce,
paffute, rosate, pure, ingenue.
Vorrei possedere il cuore di quel bambino,
vedere con i suoi occhi, scorgere con il suo intuito. Continua a leggere
Ora che ho trovato il coraggio di scrivere,
vorrei dirti tante cose, confessarti mille pensieri,
ma ho paura, di una paura che non ho mai provato,
che non so spiegare, che mi blocca, che non mi fa fiatare
e che mi fa star male.
Ma adesso ci devo riuscire, devo capire cosa succede dentro,
nel profondo del mio cuore è già successa qualche cosa,
che mi fa star male, che non mi fa capire, che mi confonde
il cuore, che mi fa navigare in un mare pieno di timore
e di scogli da valicare. Continua a leggere
Quando scrivi devi trovare un inizio.
Quando scrivi incomincia.
Quando scrivi sai quando cominci.
Quando scrivi fallo anche per gli altri.
Quando scrivi fallo solo per te stesso.
Quando scrivi non svelare mai il tuo interlocutore.
Quando scrivi puoi tergiversare.
Quando scrivi sii diretto.
Quando scrivi devi essere il primo ad emozionarti.
Quando scrivi immergiti nella scrittura.
Quando scrivi sorridi.
Quando scrivi sii serio.
Quando scrivi puoi piangere.
Quando scrivi lascia scendere le lacrime. Continua a leggere
Stanotte qualcosa mi spinge a scrivere.
Questa é una preziosità lo so.
Ogni qualvolta accade é perchè medito.
Nelle mie venature or dunque scorre qualcosa
che possiede una sapidità che non rammentavo da tempo.
E’ un gusto arcano, potente come un veleno
e come le parole.
E’ come aspettarsi un sapore
e riceverne un altro improvvisamente;
Magari come quando sbadatamente credi di aver messo
lo zucchero e solo dopo ti accorgi di aver versato il sale.
In fondo ha poca rilevanza se poi accade tutto l’opposto;
L’effetto che comunque in me questo sbaglio sortisce, Continua a leggere