magico
Mi é cara delle nostre bocche
l’immagine della prima volta unite;
Mi sovviene emozione di quel bacio
cos’è più magico e profondo.
Lasciarsi andare, il segreto per sentirti ancora.
E così ogni lettera diviene tasto pigiato con impensabile sapere.
Un re, un mi, un fa… e poi ancora un do, un re, un sol, un si, un la.
Ed ecco un “din”, un “don”, un “dan”…
Si alzano in volo dita che sferzano l’aria, pennellandola di spartiti
e come possedute da un incantesimo, in picchiata,
scendono ad amare questo piano immaginario.
Ed ecco un mi, un do, un la… “din-don-dan”…
Un soffio di note,
che annienta distanze, urlando alla sua musa ispiratrice,
chiamandola per nome, bramandola, creandola col suono di coloro
che nella mente portano inconsapevoli queste mie parole.
Fatela vivere in voi.
Ella è luce, aria, amore, vita, roccia, mare,
Come, dove e perché nasca un pensiero è laborioso comprenderlo.
A volte la musa ispiratrice é il tutto, altre volte il niente.
Eppure dal caos non può nascere l’ordine;
Così come dal nulla non può emergere alcunché.
Ma succede che ti ritrovi con l’irrefrenabile impulso di scrivere e lo fai di getto,
senza riflettere, come chi cadendo, trova un appiglio e lo afferra.
Non sai cosa ne uscirà fuori, eppure esterni senza riserva alcuna le trepidazioni.
Riesco a sentire la mia voce dentro di me e Continua a leggere