Ti amò dapprima col cuore e poi con gli occhi
e da quel momento ogni suo respiro visse di quel ricordo.
Il sole é calato e con esso la luce.
E’ sceso il sipario e la gente già va via.
Rintronanti mormorii restano nel silenzio.
Poco chiare scene vissute sfumano.
Nell’aria di quel che é, quel che fu.
A colei che nulla sa e tutto sente,
che impreziosisce le mie notti e impietrisce il tempo.
Amabile creatura,
tu sei il battito impazzito del cerbiatto braccato.
Tu squassi il petto con uno sguardo.
Tu sei lo scacco matto. Continua a leggere
Mi hai sfinito, annullato, ucciso.
Piango da morire. Soffro da vaneggiare.
Vederti tra le braccia di un altro mi distrugge l’anima.
Come puoi farmi tutto questo?
Sto morendo adagio, come un albero in autunno.
Perdere l’amore é una dramma, ma perderlo come io ho fatto,
é un supplizio quotidiano, smisurato e lento. Continua a leggere
Si odono echeggianti rumori.
Uno strano palpitare scuote il mio petto.
A fatica riallaccio me a ciò che é.
Nell’attimo in cui sono
il mio non ero ti ricorda
e amerà per sempre.
Mi é cara delle nostre bocche
l’immagine della prima volta unite;
Mi sovviene emozione di quel bacio
cos’è più magico e profondo.