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animo

Impossibile toccare il sole!
Basterebbe pensare alla sua distanza, al suo calore, alla sua luce.
Avevo pensato di regalartelo.
Ebbene, ecco il motivo di questa mia apparente mestizia.
 
Non ho trovato nulla che potesse sostituire ciò che avrei voluto donarti.
 
Amareggiato mi avviai verso casa,
quando con inverosimile stupore e incredulità,
mi accorsi che quello che cercavo era a un passo da me,
bello, splendente e racchiuso tra le antiche mura di una Continua a leggere

Ho sciupato l’abilità di renderli sempiterni.
Ho affinato tuttavia la capacità di non soccombergli.
 
Vorrebbero pioviscolare in questi giorni,
ma crudelmente gli impedisco di farlo.
Come? Semplice!
Non gli consento di germogliare,
non gli permetto di sorseggiare la vita.
 
Come un feto, essi rimangono interrati dentro me.
 
Non si ribellano,
non si lamentano, anzi, restano lietamente
rassegnati al loro infausto destino. Continua a leggere

Quello che smuove le canzoni,
non lo agita neppure un terremoto.
Alludo ai ricordi, questi meravigliosi inesauribili fotogrammi
che permangono per sempre in questo scrigno misterioso
e straordinario che è il cervello.
 
Mi è bastato ascoltare “Una carezza in un pugno”
di Celentano e mi dondolava il cuore in petto;
Udivo “Mi ritorni in mente” di Battisti
e un bruciore stringente mi tormentava lo sterno;
Scorrevano le note di “Mi manchi” di Bocelli
e i brividi mi avvolgevano il più esteso dei sensi: la pelle. Continua a leggere

Se potessi contagiarti con quello che mi rimbalza nell’animo,
saresti già in paradiso.
 
Non hai la minima idea
e non ha neppure alcun senso provare a spiegartelo
semplicemente scrivendo;
 
Neppure il più abile scrittore
riuscirrebbe nell’intento di trasmetterti fedelmente
quello che in questi istanti provo, penso e vivo.
 
Ho imparato che nella vita quando le Continua a leggere

A volte credo non mi basterebbe un secolo continuo di sonno,
per cancellare d’un solo colpo la maledetta sensazione
di aver dormito sempre troppo poco.
 
Sto ancora sbadigliando.
Ho fatto colazione poco fa (e avrei dovuto pranzare)
e per me la mattina comincia adesso.
 
Sarei dovuto andare al lavoro, ma il pensiero dello stesso,
mi è balenato per un solo attimo e con grande maestrìa (non ne vado fiero)
l’ho accantonato in qualche angolo sperduto
e poco frequentato della mia mente (malata?).
 
Mentre “dipingo” il blog,
gli sbadigli accompagnano disgraziatamente e Continua a leggere