corpo
Adoro la musica del mio blog.
E’ tra le cose che piĂč mi instillano serenitĂ .
Mi piace guardarmi dentro in tale contesto.
Non ho paura di farlo, mai, soprattutto quando questi odori
e questi suoni investono la mia natura incorporea.
Mi sento assolto, vivo, fremente, in volo.
Stanotte mi sembra di camminare e riflettere tra i viali di un cimitero.
Tutte quelle foto, quei volti e quelle date,
mi fanno sentire piĂč ponderato e acceso che mai.
E’ come se mi fosse concessa un’altra chance,
un’altra opportunitĂ per centellinare il tempo.
Voglia di inspirare, voglia di star bene, voglia… Continua a leggere
Come di chi sa di esistere, di essere,
ma non lo manifesta intenzionalmente;
Superbia sopraffina di chi ingenuamente vive, respira e si muove,
come se il proprio corpo non fosse piĂč padrone assoluto
di ogni gesto, respiro, pensiero.
Mimica di chi Ă© al di sopra di tutto,
di chi Ă©, e non sa di esserlo. Continua a leggere
Oh qual dolce sinfonia il tuo nome sussurrato piano,
che d’amor un brivido ogni respiro ardeva.
Due amanti sconosciuti in sempiterno sposi,
che dâaneliti avvincenti il buio univa. Continua a leggere
Non era previsto che stanotte scrivessi.
Non ci avevo affatto pensato.
E chissà perché, chissà per come,
mi sono ritrovato tra queste fogli,
come chi vagando senza meta,
arrivato ad un punto del suo tragitto,
si sente preda della stanchezza e del torpore
e cerca un luogo per riposare in sicurtĂ .
Conosco posti che sanno di casa mia.
Altri che somigliano al mio pagliericcio.
Ce ne sono alcuni che paiono il mio cuscino.
Ne ho visti altri che sanno di festa e di sole.
Ho chinato il capo in stanze calorose.
Ho sdraiato il corpo su morbidi fili d’erba.
A… Continua a leggere
Ciao piccolina mia, come va?
Le giornate qui trascorrono monotone senza te,
ma il tuo ricordo Ă© sempre vivo nella mia mente.
I tuoi sorrisi funzionano ancora e basta rievocarli,
per far germogliare raggi di sole in giornate ferrigne come questa.
Eppure essi, mettono intensa tristezza e malinconia.
SarĂ forse perchĂš non mi appartengono piĂč?
Come sarebbe bello poterti rivedere,
accarezzare, parlare, abbracciare.
Quanto vorrei sentirmi dire “amore mio”, “tesoro”,
o semplicemente sentirmi chiamato da te.
Tu, che pronunciavi il mio nome e riempivi il mio nulla.
Tu, che con le tue risate spalmavi di allegria le mie giornate.
Tu, che con la tua presenza davi senso al tutto.
Ogni cosa ora si Ă© tremendamente complicata. Continua a leggere