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immobile

Quando vorresti esprimerti al meglio e lo fai nel peggiore dei modi.
Ti sfreccia accanto un auto, ti sfiora e tu rimani impassibile.
E ti senti in balìa del nulla e in preda al tutto.
Quando qualcuno che non scorgi ti spettina i capelli e ti solleva la gonna.
Per quel desiderio di poter ascoltarti dentro e per l’impossibilità di farlo.
Per quel nome che nella tua mente si ripete all’infinito perdendo di significato.
E non senti altro che il tuo respiro spedito, frettoloso, ansante.
Potresti ricevere una percossa e non provare alcun dolore.
Quando la musica diviene silenzio e il silenzio non fa musica.
Per quella voglia di uscirne fuori e l’insensata volontà di non farlo.
E tutto ti turbina intorno come se fossi tu a mulinare.
Quando volteggi su te stesso e ogni cosa resta ferma, fissa, impassibile.
Quando la nausea ti incatena i polsi e ti serra la bocca.
E non avverti paura perché ti accorgi di essere tu la paura.
Quando da una vetrina scorgi il mondo e ti chiedi da dove stai guardando.
E a fatica ti alzi sulle punte dei piedi per scorgere quello che non riesci a vedere.
E ti senti in balìa del nulla e in preda al tutto.
Ti sfreccia accanto un auto, ti sfiora e Continua a leggere

Bugiardo son divenuto pure.

A queste mani che tanto t’hanno bramata, chi dirà loro che non t’avranno più?
E a questo cuore innamorato, che più non t’amerà?
A questa bocca che dalle tue labbra attingeva,
come potrò fargli sapere che quest’arsura non andrà più via?
A questa pelle che dei tuoi brividi si ungeva,
chi dirà essa che d’ora in poi dovrà privarsene per sempre?
A questo corpo che ti cerca anche nel sonno,
come potrò sussurrargli che quest’astinenza di te non finirà mai?
Chi glielo dirà?

Oh, come potrò dire la verità!
Povere parti mie, che vi è dato da patire!
Umili mani, non poter più toccare ciò che Continua a leggere