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mani

Questa musica mi attraversa la pelle e vagano
anche nel sangue queste bellissime note e come
in un film mi passano davanti agli occhi
i medley della nostra storia. Quante trepidazioni,
inquietudini, pianti, risate, incomprensioni, bruciori,
felicità, sorprese, monotonie, stupori, delusioni,
passioni, intese, strette, baci, carezze, distanze,
silenzi, fusioni, lacrime.

Quanto te ne ho voluto piccola mia!
Sarà proprio il mio bene a penetrarti il cuore
quando non ci sarò, quando da starci male ti mancherò. Continua a leggere

E’ incredibile, sconcertante, semplicemente misteriosa.
Alludo alla mente, a quella degli esseri umani.
C’eravamo detti addio e vivevamo questa scelta,
questa situazione, in maniera malamente precaria.
Il caso decide che é arrivato il momento di rivederci
e un sabato di ottobre come per magia succede.
Decidiamo che chiuderla in quel modo non é giusto
nè opportuno e stabiliamo di mantenere i contatti.
Ci sforziamo di farlo, ma non é luna piena
che già il “noi” non ci appartiene più. Continua a leggere

Poesia calabrese va nti to mamma.

Come la tempesta agita gli scogli in riva al mare, alla stessa maniera alcune parole fanno al mio spirito. E’ così per questa bellissima poesia in vernacolo calabrese, che conoscevo, ma che non rileggevo da tempo.

La lascio scivolare ed echeggiare all’interno del mio rifugio, affinché tu possa emozionarti tutte le volte che vorrai.

Va ‘nti to’ mamma

Quandu ti senti i nerbi pizziàti
e ccerchi un pocu i paci peri peri;
Quandu tutti ti pigghinu a ppuntàti
parenti, amici e ppuru to’ muggheri;

quandu cerchi ‘na stampicceddha i luci
ammenz’o scuru chi tti struggi ‘u cori,
cerchi n’aiutu… Continua a leggere

Fisso il lampione sulla strada
attraverso i vetri dell’ultima stanza.

Quella potente fonte di luce e quel calore
attirano a se sciami di piccoli insetti,
che volteggiando impazziti,
sembrano recitare nell’aria argentata, il caos che regna nella mia mente.
Non possono che aver viaggiato all’interno del mio animo.
Si, tuffatori esperti intinti nella mia essenza,
ora beffardi mimi del mio sentore. Continua a leggere