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cuore

Vigilia di nataleE’ come quando arriva la pioggia improvvisa;
Tutti corrono e scappano al riparo;
Come se dal cielo piovesse fuoco.

Dio, quant’é strano l’uomo!

E’ così anche per l’ispirazione;
Per quell’impulso che come un tenero filo d’erba buca l’asfalto,
ma con la differenza che quando cresce,
spunta in una frazione di secondo e invece di allontanarlo,
di correre e di scappare da esso,
lo accogli nel tuo seno con impeto e Continua a leggere

Una, dieci, cento…
Discendono senza sosta sulle mie finestre;
 
Coprono gli occhi, ma la mente le vede ancora.
Librano nell’aria ricordi che squarciano il cuore,
vestono la tua assenza e denudano l’anima.
 
Quante piume stanotte;
Discendono senza logica sul mio cuore e sulle mie finestre.

Bugiardo son divenuto pure.

A queste mani che tanto t’hanno bramata, chi dirà loro che non t’avranno più?
E a questo cuore innamorato, che più non t’amerà?
A questa bocca che dalle tue labbra attingeva,
come potrò fargli sapere che quest’arsura non andrà più via?
A questa pelle che dei tuoi brividi si ungeva,
chi dirà essa che d’ora in poi dovrà privarsene per sempre?
A questo corpo che ti cerca anche nel sonno,
come potrò sussurrargli che quest’astinenza di te non finirà mai?
Chi glielo dirà?

Oh, come potrò dire la verità!
Povere parti mie, che vi è dato da patire!
Umili mani, non poter più toccare ciò che Continua a leggere

Scriverti nel più profondo degli abissi, era ciò che avrei voluto fare,
affinché nessuno, a parte te, potesse inalare queste mie parole.
Forse qualcuno leggendole, erroneamente, le farà sue,
qualcun altro, allo stesso modo, non le riterrà per se.

Mi sento così piccolo e strano in questo momento.

Infuocato, il sangue scalpita nelle tempie e nelle vene come non mai.
Come morso dal più velenoso dei serpenti, rimango immobile, paralizzato, stordito.
E’ un veleno questo ricordo, che gonfia gli occhi e fa pulsare all’impazzata il cuore.

A raccontarti una storia, questa volta sarò io. Continua a leggere

Impossibile toccare il sole!
Basterebbe pensare alla sua distanza, al suo calore, alla sua luce.
Avevo pensato di regalartelo.
Ebbene, ecco il motivo di questa mia apparente mestizia.
 
Non ho trovato nulla che potesse sostituire ciò che avrei voluto donarti.
 
Amareggiato mi avviai verso casa,
quando con inverosimile stupore e incredulità,
mi accorsi che quello che cercavo era a un passo da me,
bello, splendente e racchiuso tra le antiche mura di una Continua a leggere