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terra

Adoro la musica del mio blog.
E’ tra le cose che più mi instillano serenità.
Mi piace guardarmi dentro in tale contesto.
Non ho paura di farlo, mai, soprattutto quando questi odori
e questi suoni investono la mia natura incorporea.

Mi sento assolto, vivo, fremente, in volo.
Stanotte mi sembra di camminare e riflettere tra i viali di un cimitero.
Tutte quelle foto, quei volti e quelle date,
mi fanno sentire più ponderato e acceso che mai.

E’ come se mi fosse concessa un’altra chance,
un’altra opportunità per centellinare il tempo.

Voglia di inspirare, voglia di star bene, voglia… Continua a leggere

Questa musica mi attraversa la pelle e vagano
anche nel sangue queste bellissime note e come
in un film mi passano davanti agli occhi
i medley della nostra storia. Quante trepidazioni,
inquietudini, pianti, risate, incomprensioni, bruciori,
felicità, sorprese, monotonie, stupori, delusioni,
passioni, intese, strette, baci, carezze, distanze,
silenzi, fusioni, lacrime.

Quanto te ne ho voluto piccola mia!
Sarà proprio il mio bene a penetrarti il cuore
quando non ci sarò, quando da starci male ti mancherò. Continua a leggere

Disconosco questa casa e la sua terra
e questo cielo che del rosso del mio pianto,
ha assunto tinte della guerra.

Se una volta a testa in su, per gioco unendo
i puntini delle stelle, vedevo noi, i nostri baci
e persino la tua pelle, sarà un tragico destino,
ma di quel poco che ricordo, adesso vedo
un cuore solitario, spezzato e malconcio.

Certo, il dolore passerà e un amore di ritorno
laverà via lo sporco da questo volto tanto spoglio;
Ma per la troppa razionalità la domanda che ora pongo,
é quanto ancora ci vorrà dal momento che lo spazio Continua a leggere

All’epoca lo ritenesti uno sfrontato e un saccente
quanto ti scrisse determinate cose;
Ma non hai mai tenuto a mente che egli le incise con freddezza agghiacciante,
come se il contesto nel quale le esprimeva non lo riguardasse affatto.

Ti conosceva meglio di come tu capivi e comprendevi te stessa.
Sapeva che prima o poi avresti trovato chi di amore te ne avrebbe concesso,
(d’altronde una come te non avrebbe potuto far altro che farsi amare)
e che prima o poi avresti trovato chi ti avrebbe amata più e meglio
di come aveva saputo fare lui fino a quel momento.

Eppure quel sorriso ermetico, arrivati a questo punto, sembra non essersi mai estinto.
Era proprio lì che commettevi un errore grandissimo,
talmente ciclopico che non ti accorgevi neppure di commetterlo.

Ti sentivi sicura, imbattibile, certa che tali parole non ti avrebbero mai riguardata.
E’ vero, molti ti avrebbero amata e Continua a leggere